Osservazioni al P.A.I. (febbraio 2008)

 

– Ai competenti Amministratori della Provincia e del Comune di Parma

– Ai Rappresentanti di ENIA


OGGETTO: OSSERVAZIONI al Progetto del Polo Ambientale Integrato (P.A.I.) per la Gestione dei Rifiuti nell’ATO di Parma.


La sottoscritta Associazione Gruppo di Impegno Sociale (con sede in Via G.Micheli, 6 a Parma), operante ormai da oltre vent’anni a S. Leonardo e Cortile S. Martino riguardo le diverse problematiche di codesto territorio del Comune di Parma:

PREMESSO

v     che la termovalorizzazione dei rifiuti è da considerare una soluzione accettabile, solo se ultima fase di una complessiva politica per la gestione dei rifiuti che a monte preveda: 1) la riduzione della produzione, o quantomeno il rallentamento dei ritmi annuali di crescita degli stessi; 2) il riutilizzo, recupero e riciclaggio dei vari materiali, che deve avvenire necessariamente anche tramite una raccolta differenziata porta a porta spinta ai massimi livelli, ed un’ulteriore selezione dei rifiuti residui mediante appositi macchinari;

v     che pertanto i rifiuti avviati ad incenerimento, debbano essere solo quelli con elevato potere calorifico, che non siano assolutamente recuperabili ed utilizzabili in altro modo e che siano prodotti esclusivamente nella provincia di Parma;

v     che dall’esame della documentazione costituente il progetto definitivo del Polo Ambientale Integrato, predisposto da ENIA nell’agosto dello scorso anno e presentato in Provincia alla fine di novembre 2007, si rileva che detto impianto viene localizzato a nord della città all’interno della più vasta zona produttiva caratterizzata dagli insediamenti SPIP, ed in particolare in un’area ricompresa tra il Canale Naviglio a ovest, il Cimitero di Ugozzolo ed i terreni sotto Via Forlanini a nord, Via Ugozzolo ad est, e Via Nuova Naviglio e Strada Traversante Pedrignano a sud;

....

v     che la menzionata vasta zona produttiva è in fase di ulteriore e consistente espansione sia ad ovest che a nord, e che esso è e sarà il maggiore polo industriale ed artigianale dell’intero territorio provinciale;

v     che all’interno di essa e nelle sue adiacenze si insedieranno pure due grandi attività commerciali di valenza interprovinciale;

v     che la zona è connotata dai maggiori assi viari di comunicazione da e verso nord (Asolana e Strada per Mezzani – Via Burla), ed al contempo, pure dalle maggiori infrastrutture trasportistiche che attraversano la provincia in direzione est-ovest (Autostrada A1 e la linea ferroviaria TAV in fase di ultimazione);

v     che la concentrazione in un territorio di circa 2 kmq. di tutte le citate realtà presenti ed in fase di attuazione, determina e determinerà molteplici ed ancor più forti impatti (basti pensare soltanto alle svariate decine di migliaia di veicoli che già adesso transitano quotidianamente per l’Autostrada, ed alle altre varie migliaia di mezzi che transitano per lo SPIP, l’Asolana e la Strada per Mezzani-Via Burla);

v     che se la massima attenzione deve essere rivolta al contenimento ed al controllo delle emissioni post-combustione quale elemento di inquinamento atmosferico e potenziale pericolo per la salute umana, altrettanta attenzione e sollecitudine si deve riservare al problema dell’inquinamento da traffico veicolare, poiché probabilmente è questo il principale fattore di impatto ambientale presente in zona;

v     che a fianco dell’area individuata per l’insediamento del P.A.I. corre un canale di grande importanza storica per la città, e di indubbio rilievo ambientale per i quartieri S.Leonardo e Cortile S.Martino, che necessita di un completo intervento di bonifica e sistemazione idraulica;

v     che al contempo, il territorio del Quartiere Cortile San Martino è tra i meno qualificati in termini ambientali e di pubblici servizi, e che in particolare la zona a nord dell’Autostrada, nonostante le recenti previsioni urbanistiche del P.S.C., che confermano la tradizionale visione e ripartizione funzionale del territorio comunale, non potrà ospitare all’infinito tutte le attività produttive, commerciali e tecnologiche di servizio all’intera città di Parma, per non dire di tutta la provincia;

v     che il sistema di conferimento dei rifiuti al P.A.I. prevede di realizzare a Borgo Val di Taro, a Fidenza-Salsomaggiore ed a Langhirano tre Centri Logistici Periferici (CLP), su cui confluiranno i mezzi di raccolta dei rifiuti di tre distinti comprensori costituiti da vari comuni della provincia;

v     che il termovalorizzatore all’interno del P.A.I., oltre ad incenerire la frazione residua di rifiuti non recuperabili, produrrà energia elettrica ed il calore necessario per alimentare la rete cittadina del teleriscaldamento che verrà a servire i quartieri a nord di Parma;

v     che un impianto come quello in oggetto, pur dovendo essere il più tecnologicamente avanzato possibile, e pur avendo emissioni entro i limiti di legge, emette comunque sostanze potenzialmente nocive per l’ambiente e la salute umana;

v     che in ragione degli impatti che un tale polo provinciale per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti potrebbe cagionare, massima deve essere l’attenzione, la prudenza, la vigilanza e la perizia da parte di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle fasi autorizzative, progettuali, realizzative e gestionali, poiché nessun nocumento concretamente significativo debba colpire le popolazioni residenti in zona;

OSSERVA

  • che la raccolta differenziata porta a porta degli r.s.u., avviata negli ultimi anni in vari comuni della provincia e nel capoluogo, sta dando buoni risultati e dovrà essere ulteriormente estesa e perfezionata nelle sue modalità esecutive;
  • che almeno in parte della cartografia del progetto non si individuano accessi secondari, di servizio o d’emergenza al P.A.I.;
  • che la rete viabilistica predisposta in funzione di questo e degli altri nuovi insediamenti in zona, risulta del tutto sottodimensionata, soprattutto per quanto attiene il nuovo asse viario est-ovest (complanare est) costituito da Strada Traversante Pedrignano, un tratto di Via Nuova Naviglio ed il raccordo da realizzarsi tra quest’ultima e la rotatoria sull’Asolana posta immediatamente a nord del cavalcavia dell’Autostrada e della line TAV, e che altresì non risulta adeguatamente ampliata l’Asolana nel tratto compreso tra la rotatoria immediatamente a nord del cavalcavia autostradale e TAV e la rotatoria all’incrocio con Via Forlanini;
  • che in base alle stime di ingressi ed uscite quotidiani di veicoli dal P.A.I., questo impianto risulta essere un grande attrattore di traffico, ma altrettanto lo sono già le diverse aziende presenti allo SPIP e lo saranno pure quelle che vi si insedieranno in futuro, ed anche i due grandi poli commerciali di prossima realizzazione;
  • che per quanto attiene l’ipotesi di realizzare uno scalo merci ferroviario nel quartiere SPIP, utile anche per il conferimento di parte dei rifiuti al P.A.I., pur essendosene fatto cenno in più occasioni ed essendo un’opera teoricamente prevista, non si è ancora compiuto nessun atto formale e pratico per la sua attuazione;
  • che l’individuazione dei predetti tre CLP, e soprattutto l’attribuzione di taluni comuni ad alcuni di essi, non sembra del tutto logico dal punto di vista della funzionalità dei percorsi e degli spostamenti, in relazione al fatto che la destinazione finale di tutti i rifiuti solidi urbani della provincia rimane sempre e comunque il P.A.I.;
  • che pur valutando positivamente il principio normativo in materia di realizzazione di questi impianti, relativo all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (BAT), sia necessario precisarne meglio il momento applicativo, non solo per quanto attiene la fase dei lavori di costruzione, ma anche per quella successiva di gestione e periodico aggiornamento tecnologico dell’impianto stesso;
  • che in base ai dati relativi alla concentrazione di inquinanti che si stima verranno emessi dal camino del futuro termovalorizzatore cogenerativo (pag.71 della Relazione Generale), diversi di questi valori sembrano essere superiori a quelli equivalenti realmente emessi dai termovalorizzatori di Piacenza e Thun (Svizzera), già in attività da alcuni anni (si controllino i documenti illustrativi l’esercizio e le emissioni degli stessi forniti ai visitatori);
  • che sono stati messi a punto da docenti e ricercatori dell’Università di Parma efficaci tecniche per la vetrificazione ed il successivo reimpiego in sicurezza delle ceneri volanti risultanti dalla combustione dei rifiuti;
  • che pur valutando positivamente la predisposizione di progetti per la sistemazione e la rinaturalizzazione del Canale Naviglio a fianco dell’area P.A.I., come pure nel tratto urbano all’interno dell’omonimo parco (comunemente noto come Parco Nord), si deve rilevare, con rammarico, che invece non esiste un identico progetto di intervento nel tratto compreso tra la Tangenziale Nord e l’Autostrada, che pure si trova ancora all’interno dell’abitato, e quindi ha un valore per la popolazione residente indubbiamente maggiore di quanto non l’abbia il corso a lato dell’impianto per la gestione dei rifiuti;
  • che la massima trasparenza ed informazione alla cittadinanza debba permeare tutto l’iter attuativo del P.A.I., anche con iniziative ulteriori rispetto a quelle finora attuate, e che ancor maggiore ed organico debba essere il ruolo svolto dai mezzi di informazione locale;
  • che parimenti la medesima trasparenza ed informazione alla cittadinanza debba caratterizzare, una volta attivato l’impianto, anche ogni momento del suo funzionamento, con particolare riguardo per i dati relativi alle emissioni in atmosfera;
  • che in relazione alla produzione da parte del termovalorizzatore di energia elettrica e calore per il teleriscaldamento, il progetto non chiarisce se deriveranno vantaggi anche economici per i cittadini e clienti ENIA residenti nei territori più vicini al P.A.I., che in maggior misura rispetto a tutta l’altra popolazione della provincia, dovranno sopportare i disagi legati alla presenza di questa, come di tutte le altre realtà produttive e commerciali che si è voluto concentrare in questo quadrante territoriale a nord di Parma;

RICHIEDE

pertanto nello specifico

  • che si prosegua nell’attività di raccolta differenziata porta a porta degli r.s.u., estendendo il servizio a tutto il territorio provinciale e perfezionando le modalità operative, così da non lasciare nulla di intentato per raggiungere obiettivi superiori a quelli fissati originariamente nel Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (P.P.G.R.) del 2005;
  • che nella cartografia di progetto siano indicati gli accessi secondari al P.A.I. di cui si fa cenno al punto 4.3.1.1. (pag.40) della Relazione Generale;
  • che si preveda a due corsie per senso di marcia anche tutta la strada che si sviluppa a sud del P.A.I. e del quartiere SPIP ed in parallelo ed a fianco alla linea TAV, tra l’Asolana e la strada per Sorbolo (ex statale della Cisa n.62), e che si allarghi ulteriormente l’Asolana nel tratto tra il cavalcavia autostradale e l’incrocio con Via Forlanini;

  • che si limiti l’inquinamento da traffico veicolare generato dai mezzi in ingresso ed uscita quotidiana dal P.A.I., con particolare riferimento a quelli di conferimento dei rifiuti ed agli altri mezzi di servizio di proprietà ENIA, non solo riducendo il numero degli stessi attraverso il sistema dei CLP, ma dotandosi totalmente all’anno 2012 di veicoli quantomeno Euro 5 o a metano, od ancor meglio se fosse possibile, a propulsione elettrica od a celle combustibili ad idrogeno (il medesimo principio dovrà valere anche per i mezzi di servizio adibiti alla circolazione interna all’area P.A.I.);

  • che congiuntamente ENIA, la Società SPIP e tutte le Istituzioni locali si attivino al  massimo delle loro capacità perché si renda possibile la realizzazione, entro pochi anni, dello scalo merci ferroviario per il quartiere SPIP, che potrebbe tornare utile anche per il conferimento al PAI di parte dei rifiuti della provincia, riducendo così il trasporto su gomma certamente più inquinante;

  • che si ridefinisca l’organizzazione dei CLP attribuendo a quello di Fidenza-Salsomaggiore anche i comuni di Polesine e Zibello, che quello di Langhirano, se vi devono confluire anche i comuni di Sala Baganza, Felino e Traversetolo sia ubicato quantomeno tra Torrechiara e Pilastro, quanto poi a quello di Borgo Val di Taro, si dovrà valutare l’opportunità di sostituirlo completamente, od almeno affiancarlo, con un nuovo centro di raccolta da localizzare a Fornovo, che serva più razionalmente i comuni di Solignano, Bardi, Varsi, Varano Melegari, Medesano e forse anche Calestano e Terenzo;

  • che per migliori tecnologie disponibili (BAT), debbano considerarsi certamente quelle esistenti al momento dell’espletamento della gara di appalto per l’aggiudicazione dei lavori di costruzione, ma anche, nel caso dovessero intervenire nel frattempo innovazioni tecnologiche particolarmente significative, quelle disponibili, per esempio, al momento della concreta installazione dei dispositivi per l’abbattimento degli inquinanti presenti nei fumi post-combustione, poiché la primaria esigenza di tutelare sempre più la salute pubblica, dovrebbe prevalere sulla pur comprensibile ritrosia a rivedere i termini, anche economici, del contratto stipulato a suo tempo per la realizzazione di un impianto di questo genere;

  • che, in relazione a quanto appena sostenuto, lungo tutto il periodo di esercizio del termovalorizzatore, la massima sollecitudine e perizia sia rivolta al compimento regolare delle manutenzioni ordinarie ed anche ad un suo periodico aggiornamento tecnologico, che ne migliori l’efficienza operativa e la sicurezza dal punto di vista ambientale e della salute pubblica;

  • che in fase di assegnazione dell’appalto dei lavori di costruzione del termovalorizzatore cogenerativo, si consideri quale parametro prioritario il sistema di abbattimento degli inquinanti presenti nei fumi post-combustione, così da ottenere, necessariamente, che ogni valore in mg/Nmc monitorato, non solo rispetti i limiti della più recente normativa in materia (D.M. 29/01/2007), ma  rimanga possibilmente al di sotto del limite minimo fissato e sia sempre migliore di quelli realmente emessi da termovalorizzatori simili a quello in progetto, quali sono i TVC già esistenti di Piacenza e Thun;

  • che ENIA, in tutti i modi a sua disposizione, operi per far si che al più presto si possa giungere, in base alle soluzioni sperimentate e brevettate da docenti e ricercatori della nostra Università,  ad un sistema industriale di vetrificazione e riutilizzo in piena sicurezza delle ceneri volanti risultanti dall’incenerimento dei rifiuti, così da evitarne il conferimento in discarica;

  • che tutti gli organi competenti insieme predispongano, quanto prima, un progetto preciso ed attuabile per il risanamento del Canale Naviglio anche nel tratto tra la Tangenziale Nord e l’Autostrada, e che un contributo tecnico ed operativo, oltre che in parte finanziario, sia fornito anche da ENIA, e che altresì una partecipazione economica, sia richiesta anche a tutte le società industriali e commerciali (di cui si è parlato nel presente documento), che si insedieranno nei territori a nord della città;

  • che i dati in tempo reale delle emissioni in atmosfera del termovalorizzatore, comparati con i limiti di legge, oltre ad essere trasmessi direttamente agli uffici di A.R.P.A. e A.U.S.L., siano sempre consultabili sui siti internet dei predetti enti, ma anche su quelli di ENIA, del Comune di Parma e della Provincia, ed inoltre, che presso le sedi comunali del D.U.C. e del Municipio, la sede dei Quartieri S.Leonardo e Cortile S.Martino, la sede centrale della Provincia e della stessa ENIA, siano apposti pannelli ben visibili riportanti i medesimi dati in tempo reale, ed infine che i medesimi dati siano pubblicati anche dai quotidiani della città;

  • che presso il Comune di Parma o l’organo del decentramento competente territorialmente (Cortile S.Martino), sia istituito un comitato che si occupi di vigilare sull’efficiente e corretto funzionamento del P.A.I. e delle attività per la gestione dei rifiuti a Parma, ed in cui possano intervenire anche le associazioni territoriali che si sono sempre interessate all’argomento, e pure una rappresentanza dei cittadini residenti nei pressi dell’impianto in oggetto;

  • che, ai cittadini e clienti ENIA residenti vicino al P.A.I. (km.2 o 3 dall’impianto), sia praticato uno sconto sulla tariffa per il consumo di energia elettrica e per il servizio di teleriscaldamento;

  • che infine, tutte le istituzioni a vario titolo competenti, si impegnino ad attuare nei prossimi anni quel complesso di interventi infrastrutturali, ambientali, economici, sociali e di servizi, necessari a rendere i quartieri a nord-est della città, come pure le frazioni, di un livello, per vivibilità e prestigio, non inferiore a quello delle zone più importanti e qualificate della città.

Distinti saluti.

Parma, 28 febbraio 2008

IL PRESIDENTE

Roberto Caleffi