Casa Protetta – Parco e Canale Naviglio – Marciapiedi Via Corini (dicembre 2004)


–  All’Assessore alle Opere Pubbliche

Dott. Roberto Lisi


OGGETTO: Area verde Casa Protetta di Via Milano – Situazione Parco del Naviglio e Risanamento omonimo Canale – Marciapiedi di Via Corini.

Egr. Assessore,

ci rivolgiamo a Lei per avere un aggiornamento e chiarimenti riguardo tre questioni che stanno molto a cuore a noi, e sicuramente anche a tutti i cittadini di S. Leonardo, e per esprimere alcune considerazioni sulla recente realizzazione di marciapiedi cordolati su ambo i lati di Via Corini.

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AREA  VERDE  CASA  PROTETTA  DI  VIA  MILANO

Questa struttura per l’assistenza agli anziani è attiva ormai dall’inizio dell’anno, ma ancora nulla si sa del destino dell’attigua area verde, per anni bloccata per le note  vicende archeologiche, e che, come più volte promesso, si sarebbe dovuta sistemare prima dell’apertura della Casa, o comunque, entro la scorsa primavera.

Inoltre detta area, non solo dovrà fornire un necessario spazio all’aperto per gli anziani ospiti della Casa Protetta ma, in buona parte, dovrà essere attrezzata a verde di quartiere per essere di utilità ai residenti di Via Milano e dintorni.

Passano i mesi e gli anni, ma di questa importante opera non vi è ancora nessuna traccia e pertanto desidereremmo sapere, in primis, le ragioni di tale ritardo e quindi, in che modo ed in che tempi l’Amministrazione intenda tener fede agli impegni più volte presi anche pubblicamente.

Non è pensabile e tollerabile che si giunga alla prossima primavera o estate senza aver provveduto al riguardo, soprattutto per quanto attiene il verde da destinare agli anziani della Casa Protetta, dato che attualmente, tra l’altro, ne sono del tutto privi poiché la recinzione della struttura si trova a pochissimi metri dalla stessa.

SITUAZIONE  PARCO  DEL  NAVIGLIO

Il Parco versa attualmente in uno stato di precaria sicurezza dovuta alla reiterata frequentazione da parte di delinquenti dediti al commercio ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

I saltuari blitz delle forze dell’ordine sono insufficienti ad estinguere il fenomeno, e conseguentemente si rende necessario, non solo incrementare i controlli e gli interventi repressivi della forza pubblica, ma anche l’adozione di maggiori misure di sicurezza passiva quali:

  • La chiusura serale del Parco come formalmente stabilito (secondo gli orari esplicitati nelle apposite targhe collocate agli ingressi), ma mai attuata in tutti questi anni di esercizio;
  • Una migliore illuminazione degli angoli più appartati, e quindi più facilmente utilizzati per il compimento delle attività illecite (peraltro detti fenomeni si verificano frequentemente e tranquillamente anche in orari diurni);
  • L’installazione di sistemi di video sorveglianza nelle zone più nevralgiche, che possano avere non solo la funzione di deterrenti, ma altresì quella di identificazione dei soggetti implicati nelle condotte menzionate;

Tutto ciò poi, potrebbe tornare utile anche per prevenire, e se del caso reprimere, episodi di vandalismo od altre irregolarità (es. non corretta conduzione e gestione di cani e altri animali).

RISANAMENTO  CANALE  NAVIGLIO

Nel corso del presente anno 2004 dovrebbero essersi conclusi gli interventi sulla rete fognaria cittadina per eliminare dal Canale tutti quegli scarichi impropri che lo hanno afflitto per molti decenni.

Ora si tratta di provvedere al suo risanamento ambientale in senso più specifico, soprattutto nel tratto di attraversamento dell’omonimo Parco, così da renderlo l’elemento di maggior pregio dello stesso e non piuttosto quello di maggior degrado e disagio per i fruitori.

Desideriamo dunque sapere se sia stato predisposto un adeguato progetto per la pulizia e la rinaturalizzazione dell’alveo e delle sponde, e se per questo intervento sia stato previsto un relativo finanziamento nel Bilancio preventivo per l’anno 2005.

Se questi atti non fossero ancora stati compiuti, gradiremmo conoscere quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione al riguardo, e ci permetteremmo di sollecitare un loro rapido adempimento così da poter concludere definitivamente e positivamente un complesso iter avviato ormai un decennio or sono, e che ha visto, come Lei ben ricorderà, il coinvolgimento di vari Enti ed Istituzioni locali a vario titolo interessati al risanamento ambientale ed alla sistemazione idraulica del Naviglio navigabile.

MARCIAPEDI  DI  VIA  CORINI

Nei giorni scorsi si sono conclusi i lavori per la realizzazione dei marciapiedi in Via Corini, cosa che in sé non può che essere vista con favore, però alcune perplessità sorgono nell’esaminare l’intervento relativo agli ultimi due tratti di detta strada compresi tra Via Mattei e Via Imperia e tra Via Imperia e Via S.Leonardo.

Il primo ha il marciapiede sud di metri 1,60 e quello nord di oltre metri 1,50 (non siamo oltre la larghezza standard??!!), comportando la riduzione della carreggiata a poco più di 3 metri se si considera anche la sosta auto consentita sempre sul lato nord.

La situazione diviene però ancor più problematica nel secondo che è il segmento più stretto dell’intera via, essendo largo complessivamente metri 6,20 da recinzione a recinzione delle aree private residenziali poste sui rispettivi lati.

Orbene, le attuali presenze del nuovo marciapiede di metri 1,50 sul lato sud e di quello largo metri 1,30 sul lato nord, vengono a ridurre l’ampiezza della carreggiata stradale a 3,40 metri scarsi, comportando a nostro avviso alcuni inconvenienti di cui è bene rendersi conto.

Può circolare agevolmente solo un autoveicolo di medie dimensioni, mentre piccoli camion, cisterne dei Vigili del Fuoco, mezzi per traslochi od altri veicoli pesanti potranno avere sicuramente delle difficoltà.

La presenza e la necessitata fermata, anche solo per pochi minuti, di uno dei citati mezzi, verrebbe ad impedire completamente la circolazione di qualsiasi altro veicolo che dovesse sopraggiungere, salvo ricorrere alla sosta sui marciapiedi!?!?!, così pure cicli e motocicli sono impossibilitati a procedere in affiancamento a qualsiasi altro automezzo, e perciò già li si vede transitare “tranquillamente” sopra i marciapiedi con buona pace dei pedoni.

Non parliamo poi dell’ordinaria sosta delle auto, un tempo era consentita solo sul lato nord, adesso è totalmente preclusa, per cui circa 10/12 auto prevalentemente di residenti dovranno trovare un’altra sistemazione, non sappiamo se possibile e agevole, oppure come si sta già verificando, continueranno a sostare sul marciapiede nord con ulteriore buona pace dei pedoni, confidando nella poco assidua presenza degli agenti della Polizia Municipale.

Se si considerano tutte le circostanze appena evidenziate e legate alla ristrettezza della carreggiata ed al doppio marciapiede, si deve ritenere che sarebbe stato più opportuno per le esigenze circolatorie e comunque sufficiente per garantire quelle  pedonali, il compimento di un solo marciapiede sul lato sud mantenendo alcuni posti sosta su quello nord.

Ciò che è accaduto, ci induce a pensare che i lavori appena terminati siano stati il frutto più di un eccesso di zelo pedonale, che di oculato buon senso e di reale conoscenza della situazione di questo tratto di strada.

Nel concludere confidiamo in una pronta ed esauriente risposta alle istanze avanzate sui primi tre punti ed in una seria riflessione sull’ultima questione, e porgiamo

Distinti saluti.

Parma, 3 dicembre 2004

IL  PRESIDENTE

Roberto Caleffi