Questioni Viarie – dicembre 2008

 

–  All’Assessore alla Mobilità

Pietro Somenzi

e  p.c.                  –  Al Presidente del Consiglio Comunale

–  Ai Capigruppo in Consiglio Comunale

–  Al Presidente del Quartiere S.Leonardo


OGGETTO: QUESTIONI  VIARIE  di  ATTUALITA’  a  S.LEONARDO

Egr. Assessore,

desideriamo esprimere alcune considerazioni su talune questioni viabilistiche del quartiere che negli ultimi tempi sono state al centro del dibattito e del confronto tra i cittadini e l’Amministrazione comunale.

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Via Trieste:

La ventilata ipotesi di una messa a senso unico di detta strada, dopo la recente riapertura (al termine di lavori che ne hanno determinato la chiusura al traffico per oltre tre anni), è da considerarsi del tutto illogica ed in contraddizione con l’opera di allargamento dei due sottopassi ferroviari, realizzata appunto per consentire una più fluida e regolare circolazione veicolare in ambo i sensi di marcia, superando così i disagi dovuti al senso unico alternato in corrispondenza di essi.

La citata ipotesi è da ritenersi ancor più improponibile se si pensa che Via Trieste costituisce l’unico asse viario per un collegamento diretto ed adeguato della zona est del quartiere S.Leonardo con i viali della circonvallazione ed il centro città.

Notori sono i disagi che i residenti hanno dovuto sopportare in questi anni per i loro spostamenti a causa della chiusura della strada, e non è quindi pensabile riproporli oggi anche solo in parte.

Inoltre, sarebbe strano se la futura sede della Questura avesse sbocchi solo su due strade a senso unico (Viale Fratti e Via Trieste).

La carenza di spazi per la sosta delle auto lungo Via Trieste deve essere risolto con interventi specifici, come paventato anche in altre parti della città, senza compromettere la piena e regolare circolazione veicolare.

Solo in corrispondenza dell’incrocio con Viale Fratti, all’altezza di Piazzale Allende, si potrebbe valutare se ripristinare la disciplina precedente ai lavori appena conclusi, con il senso unico in prossimità del semaforo (direzione centro città), onde evitare i problemi legati alle vecchie ed alle nuove abitudini, ossia doppio incolonnamento al semaforo in Via Trieste e contemporanea svolta a destra in detta strada di chi proviene da Viale Tanara col pericolo di scontro tra i vari veicoli.

Via Cagliari:

Considerazioni in parte simili debbono riservarsi all’idea di porre a senso unico tutta o parte di detta strada.

Via Cagliari, insieme a Via Venezia costituisce l’unico asse di collegamento est-ovest esistente all’interno del quartiere S.Leonardo, limitarne la funzionalità vorrebbe dire compromettere fortemente la possibilità di spostamenti più diretti, più logici e più rapidi non solo tra queste due zone del quartiere, ma anche tra questo e la zona di Viale Piacenza e complessivamente con la zona occidentale del centro città.

Via Ravenna:

Lo sbocco di questa strada su Via Europa, attualmente in fase di realizzazione, a nostro modo di vedere può essere utile per rispondere a due esigenze di pubblica rilevanza:

1) consentire un più logico e rapido percorso degli autobus della linea n.15;

2) consentire un più logico e rapido accesso alla Casa protetta, presente in loco, da parte dei mezzi di soccorso e dei fornitori.

Quanto ai possibili disagi che potrebbero derivare da una sua apertura indistinta al traffico veicolare privato, riteniamo che si possa intervenire in due modi:

1) non consentendolo mediante colonnotti a scomparsa rimovibili solo da parte delle categorie sopracitate, (è la soluzione più radicale, ma considerato che questa apertura non risponde ad un’esigenza viaria prioritaria del quartiere e dei residenti, sarebbe del tutto praticabile);

2) limitare la circolazione in Via Ravenna ai solo residenti che ne abbiano un qualche beneficio, attraverso un sistema di sensi unici, di dossi, di strisce pedonali rialzate e di semafori a chiamata, soprattutto in corrispondenza degli ingressi alla Parrocchia ed alla Casa protetta, in questa maniera verrebbe scoraggiato l’uso della via da parte dei non residenti come asse improprio di attraversamento, in alternativa alla tangenziale ed alle altre strade esistenti in zona.

Crediamo pertanto che, attraverso un confronto serio e ragionevole tra residenti ed Amministrazione, non dovrebbe essere difficile trovare una soluzione che possa contemperare i vari interessi in gioco.

Distinti saluti.

Parma, 16 dicembre 2008

IL PRESIDENTE

Roberto Caleffi