Futuro area ex Bormioli – aprile 2008


All’Assessore all’Urbanistica del Comune di Parma

Francesco Manfredi

e     p.c.                                                    alla proprietà e ad altri soggetti isituzionali ed economici interessati


OGGETTO:  Futuro area ex-vetreria Bormioli Rocco.


Egr. Assessore,

l’ex fabbrica Bormioli Rocco occupa una vasta area del quartiere S. Leonardo ed è da diverso tempo dismessa.

Attualmente è iniziata una complessa e lenta opera di bonifica, senz’altro prioritaria rispetto ad ogni altro intervento, in quanto coinvolge la salute della popolazione che vive attorno alla ex vetreria.

Noi ci auguriamo che proprietà ed enti pubblici interessati trovino il modo di collaborare per rendere sicura tutta la zona, e se questa è un’emergenza e come tale deve essere trattata, subito dopo però, si dovrà avviare la procedura per la riqualificazione dell’area.

Già da anni gruppi, associazioni e movimenti, compreso la nostra associazione, hanno formulato proposte per una riqualificazione che possa conciliare gli interessi legittimi della proprietà con quelli altrettanto legittimi della città ed in particolare di chi vive a S.Leonardo.

Probabilmente si è già lasciato trascorrere troppo tempo, perché in considerazione dell’importanza dell’area per il quartiere e per la città, qualsiasi intervento urbanistico, viabilistico, sociale, ambientale e commerciale si voglia compiere in questa zona, e non solo, non dovrebbe prescindere dal sapere quale sarà il nuovo volto di questa area fondamentale.

Nel lontano 1994 avevamo scritto nel nostro volume “S.Leonardo e il P.R.G. – analisi e proposte”:            “Una modificazione funzionale e morfologica di tale entità non può infatti essere affidata a strumenti usuali, ma richiede forme e modalità di azione di maggiore complessità e raffinatezza quali ad esempio il Concorso di idee…”.

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Questo non è stato fatto ed ora probabilmente i tempi non sono più idonei.

E’ però indubbio che una qualche forma di coinvolgimento dell’associazionismo e dei cittadini del quartiere va tentato, e siamo certi che né l’Amministrazione Comunale, né la proprietà, vorranno pensare di poter trattare questo intervento come uno dei tanti che si fanno ogni giorno a Parma.

Secondo noi è opportuno che già da ora, mentre si sta completando l’intervento di risanamento, Comune e proprietà manifestino le loro rispettive intenzioni.

Il Comune dovrebbe dire, ad esempio, se le prescrizioni della Scheda Norma AS/1 risalente al vecchio P.R.G. del 1998 e gli altri parametri fissati per il sub ambito di trasformazione 22 S4 nel P.S.C. del 2006 sono da ritenersi vincolanti o puramente indicativi, o nemmeno tali.

Allo stesso tempo, il Comune dovrebbe sollecitare la proprietà a presentare, quanto prima, un planivolumetrico di massima, su cui si possa concretamente ragionare ed intervenire con eventuali correzioni nell’interesse del quartiere e della città, nel pieno rispetto dei tempi e delle modalità procedurali previste per questo tipo di interventi su aree di vaste dimensioni.

Inoltre, sarebbe utile che anche tutte le forze politiche in Consiglio Comunale, le categorie economiche e sociali di Parma si attivassero per approfondire la questione e per elaborare le migliori soluzioni, poiché questa è un’opportunità eccezionale per S.Leonardo e la città, che non si può sprecare con un intervento di basso livello.

Quanto a noi, desideriamo incontrarla, il prima possibile, per approfondire i vari aspetti della questione, e speriamo di poterci confrontare, in futuro, anche con tutte le altre realtà a vario titolo interessate e competenti.

In previsione dell’incontro, riteniamo opportuno ribadire talune considerazioni fondamentali:

1)  Non si può pensare ad una riqualificazione organica e compiuta di tutta l’area, con la presenza in loco dell’azienda CERVE.      E’ un’azienda pienamente in attività, che occupa circa un quarto dell’intero comparto (quadrante di sud-est), e che a quanto se ne sa, non ha manifestato l’intenzione di trasferirsi altrove.

2) Non si può pensare altresì, ad un intervento che abbia come caratteristica l’esaltazione del complesso commerciale Euro Torri, ponendolo, direttamente o indirettamente, al centro dell’area e dell’intervento di trasformazione.

3) Viabilisticamente ed urbanisticamente, riteniamo indispensabili il nuovo viale centrale est-ovest, tra Via Paradigna e Via S.Leonardo (praticamente seguendo il tracciato della vecchia linea ferroviaria interna), la piazza-giardino come centro e fulcro dell’intervento di riqualificazione, la ridefinizione di Via Genova (strada a sud del comparto d’intervento e di confine con il quartiere esistente) .         Oltremodo interessante  potrebbe essere la prosecuzione verso nord dell’attuale Piazzale Salsi (vi è però la presenza della CERVE) e di Via Imperia.

4) Funzionalmente possono essere molteplici le vocazioni di quest’area, così baricentrica all’interno del quartiere e così ben servita dalle diverse forme di trasporto e dalle infrastrutture per la mobilità.

L’importante sarà coniugare in modo equilibrato i vari spazi (residenziali, ricettivi, ristorativi, direzionali, commerciali e di servizi alla collettività), tenendo presente che questo luogo merita una realtà prestigiosa di valenza cittadina, sia esso un pubblico ufficio, una sede amministrativa, oppure una struttura per la formazione, la ricerca, la cultura, l’arte o lo spettacolo (in quest’ottica si possono collocare bene, tra le altre, le idee per un vero e proprio centro civico e per un museo sulla storia dell’industria vetraria, eventualmente mantenendo la palazzina su Via S.Leonardo).

Non si dovrà comunque prescindere nelle nuove e diverse costruzioni, dall’abbinare un assoluto pregio architettonico ad una sostanziale ecocompatibilità, in cui l’arredo urbano ed il verde pubblico rivestano un ruolo significativo.

5) In ogni caso, bisognerà tener presente che ci troviamo pienamente all’interno della città, quindi le future realtà dovranno integrarsi virtuosamente nel quartiere esistente, e che sarà indispensabile che  il nuovo insediamento sia vitale, fatte le debite proporzioni, sia nelle ore diurne che in quelle serali.

Confidando pertanto in un suo prossimo contatto, ringraziamo fin d’ora per l’attenzione che vorrà rivolgerci e porgiamo,

Distinti saluti.

PARMA, 3 aprile 2008

IL PRESIDENTE

Roberto Caleffi